martedì 7 agosto 2012

TURISMO: "La filiera e la fila sulla Bifernina”. Lo strano caso della Termoli Jettito.

Molise Natzione esce un’altra delle sue miracolose ricette per fronteggiare la crisi, e dopo aver soppesato tutti i rischi e pericoli, le disponibilità delle casse regionali, il barometro della sopportazione dei cittadini, interviene in maniera innovativa per risolvere un problema e fornire servizi sociali al tempo stesso, senza dimenticare che il turismo resta il volano di sviluppo dell’economia locale e che andrebbe rilanciato una volta per tutte, senza perdere tempo in discussioni e ipotesi di filiere che poco hanno a che fare con le tanto agognate vacanze del popolo.
Ma procediamo con ordine.


1. Il problema. 
Il Molise ha una fantastica ‘barchetta’ attualmente sotto sequestro per problemi giudiziari. Parliamo della Termoli Jet, il cui costo complessivo si aggira sui 7,9 milini di Euro, più alcune centinaia di migliaia di Euro per la salvaguardia del valore patrimoniale. Per semplificare poniamo 8 milioni di euro. Questa barca, che chiameremo più opportunamente Termoli Jettito, visto che grava su noi contribuenti sotto forma di imposizione fiscale, ad oggi è ferma e inutilizzata già da qualche anno. Il problema è: come usarla?

2. Fornire servizi sociali. 
La crisi imperversa, per ogni titolo italiano ne servono 4 tedeschi, la disoccupazione giovanile, è ben oltre il 35% in regione, senza contare chi il lavoro non lo cerca più. In questo scenario, tra i servizi sociali da garantire rientra anche e sempre più la salute mentale di cittadini natzionali, da garantire fornendo anche il necessario servizio di svago, in grado di aumentare l’inclusione sociale e, indirettamente, i bisogni di sicurezza della popolazione. Il servizio sociale quindi diventa: come distrarre (i cittadini) attraverso il welfare in questo momento di crisi? 

3. Favorire l’unica leva di ripresa che abbiamo.
Si è sempre detto che il Molise dovrebbe puntare sul turismo, per la bellezza e la natura incontaminata del suo territorio, ma poi si è sempre perso tempo a far discutere e confrontare le varie anime, ossia i vari attori sul territorio, gli pseudo-esperti e ricercatori (che viene da chiedersi se hanno mai fatto un viaggio), gli stakeholders vari. Ma soprattutto si è andati ipotizzando concetti quali la filiera, di settore e istituzionale (a libera scelta del lettore), che hanno il solo fine di ingolfare finanziamenti, attività, benefici e servizi ai cittadini. Perciò dobbiamo puntare sul turismo, ma come fattore di ripresa ‘interno’ al Molise stesso, puntando a intercettare cioè quella domanda locale che alimenta abitualmente mercati esteri. Chi volete che venga da noi in vacanza, se siamo i primi ad andare altrove?

Se queste sono le premesse, Molise Natzione, annessi, connessi, amici, parenti e affini ha trovato la soluzione:
 - COSTO COMPLESSIVO TERMOLI JETTITO: 8 milioni di euro. 
 - 319.101 sono gli abitanti del Molise (fonte: ISTAT al 31.12.2011)

Trattandosi quindi di soldi pubblici spesi dalla Regione Molise possiamo affermare quindi che il Costo pro-capite (o quota di proprietà per abitante) della Termoli Jettito è pari a 25,07 Euro (il valore si ottiene dividendo il costo complessivo per numero di abitanti).

Passiamo quindi a risolvere il problema della Termoli Jettito ferma a terra e chiediamo ai giudici competenti, in attesa di risolvere la questione giudiziaria e decidere di che morte debba morire lo scafo, senza guardare all’ulteriore costo di manutenzione e inutilizzo che ci stiamo sobbarcando, di ‘uscire’ la barca a metterla galleggiare nel mare (non serve che si accendano i motori), in un punto imprecisato della costa molisana, che sappiamo pari a poco più di 35 km (come dire, poi ce la possiamo andare a cercare da soli). Essendo ogni cittadino natzionale proprietario della suddetta barca per un valore di circa 25,07 Euro, avrà diritto dietro prenotazione a usufruire della stessa per 1 giorno di villeggiatura. In pratica, ogni cittadino, si autofinanzia il servizio sociale (svago, mare, vacanza), ed ovviamente non dovrà sborsare nulla in quanto, come si dice, ‘sta già pagato’. In questo modo favoriamo il turismo dell’area costiera con un intervento concreto, e senza filiere, ma al massimo file sulla bifernina, portiamo la gente al mare. Questo ci sembra pertinente, equo e soprattutto giusto nei confronti di un popolo che per una volta si vede restituito sotto forma di servizio quanto gli è stato tolto. Senza contare che, tutto questo via vai porterà a muovere l’economia, e lo farà attraverso un intervento sul mercato interno natzionale. Un po’ come dire, la Natzione salva la Natzione.

Sperando che le istituzioni vorranno prendere in seria considerazione la proposta, non lasciandosela sfuggire (come nel caso del concerto di Bruce Springsteen, vista dagli amministratori come una provocazione, ma che poteva essere evento di rilancio per un Corpus Domini sempre più interNatzionale), informiamo che l’unico costo per la consulenza da noi prestata con questo documento sarà l’esposizione del logo Molise Natzione sul catamarano.

L’occasione è gradita per porgere i più cordiali saluti….. e lo facciamo con le parole di Mahatma Gandhi: “Innovatzione, recessione, secessione, liberazione, rivolutzione”…. Molise Natzione.

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